Terra! (Contemplazione prima di mangiare)
Con questa poesia cominciamo la nostra pratica di mangiare in presenza mentale. Dopo esserci serviti in silenzio ed esserci seduti in cerchio, ci prepariamo per guardare in profondità ciò che abbiamo davanti e la nostra natura di interessere. Mangiamo con calma, “in santa pace”, e posiamo la forchetta fra un boccone e l’altro per renderci davvero disponibili a ciò che è dentro e fuori di noi. Buon appetito!
C’era una volta
non tanto tempo fa
questo cibo era terra.
Terra!
Come quella sulla quale abbiamo camminato poco fa:
polvere, piante, microorganismi e acqua
che fra poco diventeranno
le cellule del nostro corpo
le molecole delle nostre labbra sorridenti
le fibre dei nostri muscoli
i nervi che producono sensazioni
e il cervello che genera pensieri.
Dimmi, Terra:
dov’è il punto preciso
quando smetti di essere tu
e cominci essere me?
Questi denti che masticano
sono a loro volta terra.
Chi allora mangia chi?
Che possiamo mangiare in modo da nutrire la gratitudine, la pace e la compassione,
per il bene della terra e tutti i suoi volti.
Che possiamo imparare a vedere oltre l’illusione della separatezza
e riconoscere la nostra vera natura.
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